Cookies in a jar. Una bonta’ intraducibile in Italiano.

Tra le tante cose di importazione Statunitense che ad un certo punto arrivano anche qui da noi troviamo i “COOKIES in a JAR”. In un bel barattolo, possibilmente un Mason Jar, di vetro strati e strati di ingredienti necessari alla preparzione di buonissimi biscottoni, da preparare in casa aggiungendo solo gli ingredienti freschi mancanti.

14600893_1207266176012994_8333007569006092915_n Nella foto vedete un preparato per biscottoni proposto sotto forma di bomboniera alternativa per un Battesimo di un futuro piccolo goloso!

La ricette che si possono utilizzare per realizzare un barattolo regalo tipo questo sono veramente tantissime. Si puo’ spaziare dal salato al dolce e non solo.

I vasi in vetro di questo tipo posso essere utilizzati per realizzare fantastici KIT ( mi entusiasmo veramente con poco) con tutto il necessario anche per preparazioni di bellezza, kit per amanti del the’, kit per chi ama cucire etc.etc.

Mentre la lingua inglese ci viene incontro permettendoci di chiamare questa idea ” cookies in a jar” oppure ” whatewer in a Jar”, come spesso accade in italiano si perde questa immediatezza e per tradurre questa trovata dobbiamo iniziare a girare attorno alla questione… “biscotti nel barattolo” orribile, “preparato per biscotti nl barattolo ” ” vaso di biscotti da preparare” tremendo….

Lo non sono riuscita a trovare un modo GIUSTO di tradurre questa cosa…pero’ mi piace parecchio lo stesso e mi cimetero’ con altre preparazioni. Pazienza quindi per quanto riguarda la terminologia, almeno sono sicura che i biscotti, quelli si che sono GIUSTI !

14519916_1207265946013017_1731644499102207039_nper la preparazione dei biscottoni con cioccolata:

farina 240 g

bicarbinato di sodio 2 g

sale 2 gzucchero di canna 140 g

zucchero semolato 100 g

cioccolato in gocce o a scaglie 70/80 g

2 uova

200 g di burro a temperatura ambiente

estratto di vaniglia

Impastate tutti gli ingredienti nella planetaria, poi mettete l’impasto ottenuto a riposare per almeno un’ora nel frigorifero.

Accendete il forno a 170 gradi, una volta caldo disponete su una teglia foderata con carta forno l’impasto creando dei mucchietti con un cucchiaino da the’.

Mettete l’impasto sulla teglia lasciando un po’ di spazio tra un biscotto e l’altro.

Cuocete per circa 11/13 minuti e sfornate i biscotti quando al tatto saranno ancora mollicci. Una volta raffreddati diventeranno croccanti!

 

 

 

 

 

La bella della diretta – conghiglioni al ragu’ di lenticchie

Sottotitolo : cronaca di una diretta annunciata.

Cucinare e’ una cosa.

Scrivere di cucina e di ricette, un’altra.

Raccontare le ricette in diretta tv…beh, ancora tutta un’altra cosa.

E ora vi racconto tutta la verita’ nient’altro che la verita’ di cio’ che e’ accaduto in un non ordinario Martedi’ di Febbraio.

Capita che ti telefonino chiedendoti di preparare qualcosa di buono e sfizioso da presentare in diretta su Rai Uno in una puntata di “A conti Fatti” in cui si trattera’ di pomodori italiani, conserve e sughi.

Beh, capita che ti prenda un tantino di ansia considerando che tu dietro le quinte  ci sei stata sempre molto a tuo agio ma davanti alla telecamera, beh li proprio no…

Pero’ a certe cose non si puo’ proprio dire di no, dopotutto cosa c’e’ di meglio di poter parlare di quello che fai con tanta passione e spiegare qualche piatto nuovo, vederlo ben presentato e ben illuminato, magari confrontarsi  qualcuno che ne sa di piu’  e ricevere anche qualche consiglio interessante?

Quindi e’ deciso, si va!

Poi capita che proprio quella mattina ti svegli cosi’:

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Fortuna che ci sono gli amici che mentre ti trovi nel backstage di un affollatissimo e freneticissimo studio tv vogliono che tu sappia che ti sono vicini e che condividono la tua ansia e allora ti inviano sul telefono,  foto tipo questa:

Cosi’ tanto per sdrammatizzarenun po’.

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E allora tu pensi che te la sei proprio cercata e che tutto e’iniziato con quel “risotto rock” di quttro anni e mezzo fa, e che tanto hai fatto e quindi ” adesso che sei in ballo devi per forza ballare!”

E allora tre, due, uno e si parte. Prendo posizione nello studio seguendo gesti di un gentilisimo signore che non ho ancora capito chi fosse, ma che mi indica con fare di chi deve parcheggiare un aereo dove mi devo posizionare e poi dopo esattamente un micronanosecondo sono in onda.

Credo.

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Uno scambio veloce di battute e via.

Tutto finito.

Adesso si parla di mutui e io invece iniziavo appena a prenderci gusto! Volevo raccontare tutti i piatti… Spiegare le preparazioni…Spiegare il perche’ di certe scelte, gli ingredienti, far arrivare a casa il profumino delizioso dei piatti che avevo sul mio tavolo.

E invece nulla, i tempi della diretta sono veloccisimi e gli argomenti da trattare tantissimi.

Ho solo il tempo di fare un’ altra veloce ripresa per la pagina Facebook del programma,  ri-impacchetto tuo e via.

Adesso pero’ sono sulla mio blog e allora ora si’ che mi posso dilungare quanto voglio!
Vi voglio raccontare di tutto quello che ho realizzato apposta per la puntata.

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Cominciando a parlare dei conghiglionincon il ragu’ di lenticchie.

L’abc dell’inverno di un vegano include legumi e cereali, e anche se molti pensano che per poter utilizzare legumi secchi sia necessario ricordarsi di metterli a bagno gia’ la sera prima, voglio mostrarvi questa ricetta fatta velocemente utilizzando le lenticchie decorticate che non necessitano di un periodo di ammollo.
Come dicevo, per una alimentazione equilibrata povera di proteine animali, le lenticchie non possono mancare e abbinate ad una buona passata  sono perfette per fare il pieno di energie e soddisfare il palato.

La passata ovviamente va fatta a regola d’arte, con pomodori ben manuti, ben lavati e asciugati con cura.

Bisogna usare barattoli bene sterilizzati e aggiungere due/tre belle foglie di basilico in ogni barattolo. Solo cosi’ quando riaprirete i barattoli durante l’inverno verrete ricatapultati come per magia nelle calde giornate di Agosto.
Poi quando preprarate la salsa di pomodoro, se vi sembra che tenda ad essere un po’ acida, potete aggiungere una puntina di bicarbonato di sodio, proprio un pizzico. Niente zucchero eh, che cambia il sapore e quindi non va bene!

Comunque per questa puntata di “A conti fatti” andata in onda il 2 Febbraio avevo preparato dei piattini veramente interessanti. Ovviamente i tempi della diretta non permettono di approfondire bene e io avrei potuto parlare per ore di tutto quello che avevo preparato ma a quel punto il programma di sarebbe diventato tutt’altro.

Dopo questa ricetta prometto che scrivero’ per bene anche quella della lasagnetta con la Burrata, e poi anche le altre a base di polpettine e pomodorini al forno e a base di filetto di maiale e zucca agrodolce.

Per adesso inziamo dal PRIMO!

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Ragu’ di Lenticchie

carota 1

cipolla 1

sedano 1 costa

sale/pepe/rosmarino

vino bianco ½ bicchiere

passata di pomodoro 1 lt

lenticchie 250 gr

Mettere a bagno le lenticchie.

Preparare un soffritto e far rosolare bene cipolla, carota e sedano, basilico e del rosmarino tritato. Aggiungere le lenticchie e farle rosolare bene. Aggiungere sale e pepe. Sfumare con il vino bianco, poi aggiungere la passata di pomodoro. Far cuocere a fuoco basso, con il coperchio fino a cottura ultimata. Se necessario aggiunger un po’ di acqua. Il risultato deve essere un sughetto denso corposo e saporito.

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Lo street food, dietro le quinte di oggi

Oggi alle 11:10, nella puntata della trasmissione in onda quotidianamente su RAI 1 “a conti fatti”, ho potuto mostrare alcune ricette create in onore del pomodoro, ingrediente Principe della cucina Italiana, ricco di sapori sfaccettature e sfruttabile per mille milioni di ricette meravigliose.

Ovviamente visti i “tempi’ della diretta, quello che si e’ detto in trasmissione non e’ stato tantissimo e allora questo breve video, girato in un backstage un po’ street food style, vi faccio vedere una delle ricette che avevo pensato per la puntata e che non ha trovato il suo spazio durante la diretta!

giusto due ‘polpettine di carni bianche con prezzemolo, su una base di salsa di pomodoro, olive, capperi, pomodori secchi e mandorle tostate.

Ecco, tutto per voi!

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Dolcetto al cioccolato con cremoso alle castagne e meringa e…buon inizio a tutti!

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Gennaio e’ tempo di buoni propositi, liste di obiettivi da raggiungere e diete disintossicanti, quindi io, nel mio tipico stile schizzofrenico ho deciso di alternare giorni stoici a base di succhi freschi di frutta e verdura (moooolta verdura) a momenti ipercalorici e attacchi irrefrenabili di fame e abbuffate di dolci.

Oggi e’ iniziato male. Sono, panico per le troppe cose da fare, e grossa crisi da calo di zuccheri. Ho deciso quindi di scrivere una ricetta di quelle TOP GOLOSE da tenere da parte per i moemnti di emergenza, per esorcizzare questo momento, e sopratutto per  fare altro ed evitare di andare a comprare 4 cornetti con la crema da mangiare ADESSO in rapida successione.

Poi sicuramente ci ritroveremo a discutere di cibi sani e leggeri, buoni popositi, e altre serieta’, ma non oggi. L’inizio dell’anno e’ gia’ abbastanza faticoso e mi mette piuttosto sotto pressione. Da una parte l’aspetto psicologico altamente provato dalle aspettative che mi autoimpongo ogni primo Gennaio poi a livello piu’ terra terra la fatica fisica nel rimettere la sveglia sempre alla stessa ora vista la riapertura delle scuole.

Quando mi sono diplomata, mi e’ sembrata una liberazione meravigliosa non dover alzarmi piu’ sempre alla stessa ora, poi all’universita’ il primo anno avevo i corsi dalle 14:00 in poi…una meraviglia. Al lavoro ho sempre avuto orari sballati, magari anche super alzatacce, ma solo per periodi circoscritti. Da quando sono alle prese con la campanella della “prima elementare” mi si e’ risvegliato il trauma infantile che avevo seppellito ed e’ tremendo. Inutile dirvi che siamo quasi sempre in ritardo…

Dolcetto al cioccolato con cremoso di castagne, cacao e rhum e meringa

cacao e castagnePer la preparazione del dolcetto

Ingredienti:

160 g di farina 00

16 g di baking powder ( possibilmente non usate il lievito gia’ mescolato con la vanillina)

200 g di zucchero

2 uova

150 g di latte

125 g di burro + 50 g di cioccolato fondente sciolto con il burro

50 g di cacao

1 pizzico di sale

Per la preparazione del dolcetto iniziate montando le uova con lo zucchero. Quando saranno spumose aggiungete il burro e il cioccolato. Continuate a mescolare con la frusta elettrica.

Aggiungete adesso il latte e poi mescolate con un cucchiaio.

Mescolate la farina con il lievito , il sale e il cacao. Setacciate tutto e aggiungete al composto quuesto mix mescolando con un cucchiaio o con una spatola.

Distribuite il composto negli stampi per muffin e cuocete a 180 gradi ( in forno caldo) per 20 minuti.

Per la preparazione del cremoso alle castagne

Ingredienti:

castagne 400 g

latte 1/2 bicchiere

zucchero 60 g

caca0 30 g

rhum 1/2 bicchierino

panna 250 ml

mascarpone 250 g

 

Lessate le castagne nel latte con lo zucchero poi aggiungete il rhum.

Frullate le castagne nel mixer aggiungendo anche il cacao.

Montate la panna e poi mescolate con il mascarpone.

Aggiungete il composto di castagne ( raffreddato)

Utilizzate un sac a poche o una spatola per decorare i dolcetti al cioccolato con il cremoso e poi decorate con una croccante meringa.

 

 

Le prospettive primaverili e i THAI CHICKEN SATAY con la SALSA di NOCCIOLINE.

La Primavera e’ una stagione molto impegnativa: cambio di stagione, cambio di umore, prove costume da far fallire miseramente, una valanga di lavoro che arriva a spazzare via la noia invernale, pianificazione di eventi, pianificazione di week end da ritagliarsi per andare via e godersi un po’ il nostro bel paese nelle belle giornate di sole che tanto mi mancavano, pianificazione di festeggiamenti per compleanni ( che tra famiglia e amici in questo periodo sono tanti) e tante altre fesserie che fanno si che una giornata di 24 ore sembri di 48.

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La Primavera pero’ quest’anno per me dovra’ durare a lungo, dovra’ trascorrere moooolto lentamente perche’ con l’arrivo dell’estate arrivera’ la malinconia. Una mia super amica andra’ ad abitare all’estero e si portera’ via giornate di chiacchere, progetti, lavoro, risate, cavolate, sostegno e affetto. E si, e’ vero che la distanza e’ solo una questione geografica ma si sa bene che rende tutto piu’ difficile.

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Dove la trovo un’altra persona pazza psicopatica come me che mentre si beve un caffe’ al bar inizia a pensare a com ri-progettare tutto l’arredamento e a come modificare l’ambiente che la circonda come se stesse lei stessa per aprire una pasticceria li dentro l’indomani?

La fine della primavera coicidera’ anche con la fine della scuola materna per la Ciccina e questo significa che sta diventando grande, che devo andare a comprare i vestiti nel reparto ” triste” di quelli grandi, e che in qualche modo chiudiamo una fase mooooooolto spensierata  fatta di pastrocci di carta colla e tempera, di poesie recitate senza mai prendere il respiro e di parole dolcissimamente storpiate per iniziare ad affrontare cose nooooiosisssime come compiti, colloqui con le insegnanti, bullette e bulletti da gestire etcetc.

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Comunque per alleggerire tutta questa pesantezza ( e meno male che e’ primavera e c’e’ il sole) e allungare un po’ i tempi, mi crogiolo nei bellissimi ricordi della nostra fuga invernale in Thailandia, progettando anche una nuova cena thai e proponendo oggi la

ricetta buonissima dei THAI CHICKEN SATAY con la SALSA di NOCCIOLINE.

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Eccola per voi:

per la Polvere di curry thai

1 cucchiaio di pepe nero

2 cucchiai di pepe bianco

2 chiodi di garofano

3 cucchiai di semi di coriandolo

3 cucchiai di semi di cumino

1 cucchiaio di semi di finocchio

8 semi di cardamomo

3 cucchiai di peperoncini essiccati

2 cucchiai di zenzero

3 cucchiai di curcuma

Arrostire separatamente i pepi, con i chiodi di garofano, il coriandolo, il cuminio e il finocchio; trasferire in un mixer o in un mortaio e polverizzare. Aggiugere gli altri ingredienti e polverizzare il tutto. Mantenere in un contenitore chiuso nella dispensa.

per la salsa di noccioline (Naam sa te)

2 spicchi di aglio

4 scalogni finemente tritati

1 stecco di lemongrass finemente tritato

2 cucchiai di polvere di curry thai

1 cucchiaio di succo di tamarindo

1 cucchiaio di pasta di chilly

160 g di noccioline tostate non salate

375 ml di latte di cocco

2 cucchiai di zucchero di palma (o canna grezzo)

Scaldare un cucchiaio di olio vegetale in una padella e arrostire l’aglio, aggiungere lo scalogno e il lemongrass, aggiungere poi la polvere di curry.

Aggiungere gli altri ingredienti e portare a bollore. Se necessario aggiungere acqua calda per ottenere la consistenza di una salsa. Correggere di sale e servire.

per i Chicken Satay (Sa-te kai)

1 kg di filetti di petto di pollo

2/3 scalogni affettati sottilmente

4/5 spicchi di aglio

un pezzo di radice di zenzero fresca

1 radici di coriandolo

1 cucchiaio di cumino

1 cucchiaio di curcuma

1 cucchiaio di THAI CURRY POWDER

2 cucchiai di salsa di soia

4 cucchiai di olio vegetale

400 ml di latte di cocco

2 cucchiai di zucchero di palma ( o canna grezzo)

1 cucchiaino e mezzo di sale

40 spiedini

salsa alle noccioline

lavorare il petto di pollo e ottenere delle striscioline della misura circa di 4X10 cm e metterle in una ciotola.Nel frattempo mettere nel mixer lo zenzero, il coriandolo, lo scalogno e l’aglio ( si puo’ utilizzare anche il mortaio). Aggiungere questa pasta alla ciotola con il pollo e aggiungere anche le spezie, l’olio, la soya, lo zucchero e il latte di cocco. Mescolare bene, coprire con la pellicola e far marinare per 5 ore. Se possible, mescolare ogni tanto.

Un ora prima della preparazione mettere gli spiedini a bagno in acqua per evitre che si brucino durante la cottura Preparare gli spiedini con il pollo. Scaldare la padella e cuocere per 5 minuti da ambo i lati. Durante la cottura continuare spesso a girare gli spiedini e irrorarli con la marinata. Servire con la salsa di noccioline

Barattolone meringato con sorpresa

Avete presente Scandal? Quella serie fichissima prodotta da ABC che trasmettono su fox life?

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Beh sentite qui.

 

Qualche giorno fa, mentre ero a Los Angeles, ho preparato un trifle con la merigna da portare a casa di amici ammericani della mia famiglia ammericana.

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Ho preparato al volo 4 strati di golosa crema, meringa panna e frutti di bosco freschi grossi come palline da ping pong.

Uno di quei dolci che solitamente incontra i gusti di tutti, fresco ma super goloso da un cucchiaio tira l’altro.

Quello che mai avrei immaginato pero’ e’ che ada assaggiare questo dolce sarebbe stato anche lui Charlie “faccia da matto” nientepopodimenoche: il serial killer spietato e goloso ( anche nella serie lo vediamo sempre intento a mangiarsi qualche dolce/zozzata ammericana) direttamente da Scandal AKA la mia serie preferita in assoluto!

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Io ADORO questo SHOW!!! Lo vedo dalla prima puntata, adoro la storia, i personaggi, gli incastri. Adoro i dialoghi serratissimi e il fatto che a volte e‘ tutto cosi’ intricate e complicato che mi devo vedere lo stesso episodio due volte di seguito per capirci qualcosa. Quello che odio nella maniera pu’ assoluta pero’ e’ il bivacco temporale infinito a cui sono sottoposta tra una stagione e l’altra. Mesi e mesi di stop in attesa che girino la serie successive e in attesa che qui in Italia di decidano a tradurla e a mandarla in onda. Mesi e mesi di agonia sapendo che in America e’ gia’ in onda, passati a evitare spoiler provenienti da twitter , instagram etc etc.

Certo basterebbe scaricare le puntate in versione originale.

Basterebbe.

Se solo fossi capace…

Sono due anni quindi che ogni volta che ho la possibilita’ di andare a Los Angeles devo assolutamente trovare il modo di guardarmi le nuove puntate che stanno mandando in onda per colmare queste attese infinite. Netflix e Hulu sono utili strumenti di recupero e se ti vedi3 o 4 puntate a notte c’e’ la possibilita’ che in una settimana riesca anche a recuperare tutta la stagione.

Ma quest’anno no, quest’anno non c’e’ stato verso di recuperare un bel niente. Episodi disponibili dal quinto in poi e basta….. amarezza e rassegnazione ed e’ finita li’.

Tutto questo preambolo per raccontare che inaspettatamente a casa di questi gentilissimi amici ad un certo punto si presenta lui a riaccompagnare a casa loro figlio, amico del figlio di lui e blab la bla.

Della serie che tu stai tranquillamente e chiaccherando e ti dicono: “non potete andare via adesso, dai che passa George cosi’ lo salutate. Lo conosci Scandal?”

Io “ Scandalllll????? OF COURSE! I LOVE IT!!!”

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A quell punto “ faccia da matta Veronica” ha messo su lo sguardo della serie:” finalmente dopo anni che vengo qui becco qualcuno di famoso”

Pero’ capiamoci. Non sono una di quelle groupie psicopatiche a caccia di autografi etc etc. Cosi’ giusto per spirito di partecipazione ho solo semplicemente pensato. “ti pare che in tutti questi anni non ho mai beccato qualcuno di famoso ( a parte la volta che ho incontrato il dottor Romano di ER al parcheggio del Target e quella volt ache ho beccato Hurley a fare colazione) e invece Vale mi chiama e mi dice che ha parcheggiato vicino a Sean Penn, portato I ragazzi dal pediatra con Michelle Pfifer, fatto la spesa con vattelappesca…

Tutto questo per dire che io questa foto proprio non la volevo fare.

E si vede

E’ la foto piu; brutta della storia delle foto (dopo quella del passaporto)

E’ orrida.

Ma ve la mostro ugualmente.

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E a lui, beh, il dolce e’ piaciuto parecchio.

Peccato che sono dovuta ripartire il giorno dopo. Gia’ mi vedevo sul set di Scandal a occuparmi del catering e a friggere bombe alla crema..

Pero’ ha anche cercato di rendersi utile e darmi indicazioni su come hackerare netflix perche’ io potessi vedermi gli episodi dall”Italia

Forte, simpatico, e visto dal vivo direi anche…

… PER NULLA PSICOPATICO.

MA LA VERA NOTIZIA E’ CHE SCANDAL RINCOMINCIA

YES

DAL 30 GENNAIO!

CAN’T WAIT! O COME DIREBBE STELLA ;” NON HO L’ORA DI RIVEDERLO!!!”

Ora pero’ come faccio a farlo sapere a George?

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Ricetta per un barattolone di dolce multistrato per 20 persone

 

Per le meringhe

224 g zucchero semolato

224 g zucchero a velo

224 g di albumi

 

per la crema

500 g latte intero

4 tuorli

40 g di farina

1 stecca di vaniglia

90 g di zucchero semolato

1 lt di panna da montare

 

frutti di bosco

 

Procedimento

Per la meringa:

separare i tuorli dagli albumi e iniziare a montare gli albumi. Aggiungere a poco a poco lo zucchero semolato fino a quando il composto non sara’ compleatamente montato. Aggiungere mescolando con cautela anche lo zucchero a velo.

A questo punto formare le meringhe su delle teglie piatte ricoperte con la cartada forno.

Realizzare 4 dischi della stessa misura e poi delle meringhe piu’ piccole.

Cuocere in forno a 90/100 gradi per 2 ore e poi spegnere il forno e lasciare le meringhe all’interno fino al giorno dopo. SENZA APRIRE MAI IL FORNO.

 

Per la crema:

prelevare i semini della vaniglia con un coltello e metterli da parte. Mettere in infusione in frigorifero, la stecca di vaniglia nel latte e coprire con la carta pellicola.fare questa operazione possibilmente la sera prima.

 

Mescolare bene i tuorli con la meta’ dello zucchero e aggiungere i semini della vaniglia.

Mescolare bene anche la farina

 

Mettere a bollire il latte con la meta’ dello zucchero e quando bolle versarne una parte sulla crema dopo aver rimosso la stecca della vaniglia.

Mescolare bene e rimettere tutto a bollire sul fuoco per circa 5 minuti. Far raffreddare la crema velocemente steendendola all’interno di una pirofila bassa e coprirla con la pellicola a contatto.

Montare la panna e una volt ache la crema si sara’ raffreddata amalgamare meta’ della panna alla crema.

Comporre il dolce parttendo dal disco di meringa, aggiungendo poi la crema, i frutti di bosco e la panna. Guarnire con le meringhe piccole e conservare in friglo.

Le meringhe tendono ad ammorbidirsi a contatto con la crema, quindi componete il dolce poco prima di mangiarlo.

Buon assaggio e FELICE 2015 a tutti, io intanto vado un attimo a mettermi a dieta!

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Bocconcini di brownie alle noci tra crema al pistacchio e chantilly alla vaniglia anche se il #foodselfie e’ ancora tutto da capire.

Oggi la piccola e’ a casa con me, 2 linee di febbre sospetta e allora niente centro estivo = niente giornata libera per lavorare.

Approfitto di un pisolino fortemente suggerito per scrivere una ricettina fatta da poco qui sul blog. Di ricette negli ultimi mese ne ho sperimentate parecchie, ho preparato diversi buffet per vari tipi di eventi e avrei voluto documentare molto meglio i piatti che mi sono venuti bene, ma come al solito poi, presa dalla frenesia del momento troppo spesso mi dimentico anche di fare una semplice foto. Il fatto che il mio Iphone sia spaccato dalla parte della fotocamera non aiuta anche se qualche giorno fa ho avuto un’illumincazione: posso usare la fotocamera sul davanti! Da allora ogni piatto diventa un “selfie”. Si perche’ se usare il telefono per scattare un selfie con faccia da fessa e’ piuttosto facile, utilizzarlo nella stessa modalita’ per ottenere un bello scatto di un piatto e’ tutt’altra storia!

Il telefono scivola nel piatto 9 volte su 10, con una mano sola non si puo’ tenere il telefono e spingere il bottone per scattare e poi la tremarella e’ in agguato. Risultato: piuttosto orribile, ma per questa volta ci accontantiamo!

Bocconcini di brownie alle noci tra crema al pistacchio e chantilly alla vaniglia

bicchierini

per il brownie

350 g di cioccolato fondente

250 g di burro

200 g di noci

250 g di zucchero di canna

3 uova

85 g di farina 00

1 cucchiaino di baking powder

fate sciogliere il cioccolato insieme al burro, nel frattempo montate le uova con lo zucchero, aggiungete la farina setacciata con il lievito e mescolate. Adesso aggiungete anche la cioccolata e le noci. Mescolate e spargete il composto in modo uniforme su una teglia o in uno stampo. Cuocete in forno a 170 gradi per 30 minuti circa, verificando la cottura. L’interno del dolce deve rimanere piuttosto umido.

per la chantilly alla vaniglia

500 gr di latte

1 cucchiaino di estratto puro di vaniglia

1 uovo

1 tuorlo

130 g di zucchero

40 g di farina 00

250 g di panna fresca

Mettete la vaniglia nel latte e portatelo a bollore con meta’ dello zucchero. In una ciotola amalgamate bene le uova all’altra meta’ dello zucchero, poi aggiungete la farina. Quando il latte bolle versatelo sulle uova e mescolate bene. Rimettete sul fuoco e fate cuocere. La crema dovra’ bollire per circa 5 minuti.

Montate la panna e quando la crema sara’ fredda amalgamatela delicatamente.

 

 

per la crema al pistacchio

500 g di latte

4 tuorli

130 g di zucchero

60 g di amido di mais

70 g di pasta di pistacchi

Portate il latte a bollore con meta’ dello zucchero. In una ciotola amalgamate bene le uova all’altra meta’ dello zucchero, poi aggiungete la farina. Quando il latte bolle versatelo sulle uova e mescolate bene. Rimettete sul foco e fate cuocere. La crema dovra’ bollire per circa 5 minuti. Amalgamate la pasta di pistacchi alla crema.

Prendete dei bicchierini o delle coppette e componete i dolcetti mettendo qualche cubetto di brownie e alternando le due creme, guarnite con mandorle a lamelle.

Svegliarsi alle 5 e pensare alle trofie con crema di porri e gorgonzola, pancetta affumicata e Pecorino Romano DOP Brunelli

IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA

IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA

IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA

IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA

IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA

Questa e’ la frase che quel brutto matto di Jack Nicholson scriveva e riscriveva in uno dei suoi momenti di follia  in Shining ( almeno nella versione italiana del film), e che io, da vera psicopatica, mi ripetevo mentre sta mattina alle 5:20 iniziavo a scrivere questo post. Dopo l’ennesimo risveglio forzato ( “mammma metti coperta”, “mamma acqua” , mamma ho fatto un brutto sogno”) ho pensato che tanto valeva dare inizio alla giornata e portarsi avanti con un po’ delle cose che avrei voluto fare.

Adesso per voi ho una domanda da un milione di dollari: ma a quale eta esattamente iniziera’ a dormire sempre tutta la notte ?

In questi anni di sonno sballato, ho notato che i momenti piu’ creativi della giornata, quelli in cui mi vengono piu’ facilmente in mente le cose che devo fare e come le vorrei fare sono tra le 5 e le 6 di mattina e tra le 11 e mezzanotte.

Sono i momenti in cui la pallina da flipper che risuona nel mio cervello facendomi stare tutto il giorno a pensare e ripensare a cosa sia meglio fare, si ferma e lascia spazio a pensieri piu’ liberi, ma allo stesso tempo piu’ chiari e concreti. Peccato pero’ che il sonno annebbi tutto questo e renda sempre tutto molto difficile.

Comunque sta mattina alla 5:20 la scrittura di questo post e’ stata nuovamente interrotta da un altro brutto sogno ed e’ finita con la piccola nel letto con me per un’ultima ora di sonno prima che la sveglia suonasse definitivamente. L’ora migliore della nottata visto che io ho sognato la mia nonnina, che mi manca terribilmente e lei era bella e sorridente e io adesso sono tanto felice.

La ricetta che avevo iniziato a scrivere e’ quella delle trofie con crema di porri e gorgonzola, pancetta affumicata e Pecorino Romano DOP Brunelli. Una ricetta velocissima preparata una delle scorse domeniche che pero’ e’ sempre un successo.

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Ovviamente basta avere una buona pasta dei porri freschi, del gorgonzola e della pancetta di qualita’. Il piatto e’ semplice e la sua forza sta proprio nella bonta’ degli ingredienti.

Ingredienti per 4 persone

3 porri

20 g di burro

olio extravergine d’oliva

100 g di pancetta affumicata

120 g di gorgonzola dolce

50 g di Pecorino Romano DOP Brunelli

latte fresco q.b.

320 g di trofie

Procedimento:

eliminate dai porri la parte verde, lavateli e tagliateli a rondelle molto sottili.

In una padella fate appassire nel burro e nell’olio d’oliva mezzo scalogno tagliato finemente, poi aggiungete il porro e fate cuocere lentamente aggiungendo un goccio di acqua.

quando il porro sara’ ben cotto aggiungete il gorgonzola  a pezzetti, amalgamate bene e se serve utilizzate un pochino di latte per rendere il tutto piu’ cremoso.

Cuocete le trofie in abbondante acqua salata.

Durante la cottura delle trofie, in un’altra padella fate rosolare la pancetta con un filo di olio, quando sara’ croccante mettetela ad asciugare su un foglio di carta assorbente.

Scolate la pasta e fatela saltare nella padella del condimento, aggiungete il Pecorino grattugiato e impiattate aggiungendo la pancetta.

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English version

THE MORNING HAS THE GOLD IN THE MOUTH

THE MORNING HAS THE GOLD IN THE MOUTH

THE MORNING HAS THE GOLD IN THE MOUTH

THE MORNING HAS THE GOLD IN THE MOUTH

THE MORNING HAS THE GOLD IN THE MOUTH

That ‘s the phrase that the crazy Jack Nicholson wrote and rewrote one of his moments of madness in the movie Shining ( at least in the italian version of the movie) and it is also the same phrase that I was repeating this morning at 5:20 when I began to write this post.

After yet another forced awakening ( ” Mom put my blanket back “, ” Mom water please,” Mom , I had a bad dream ” ) I thought I might as well start the day and move forward doing some of the thing on my to do list.

Now I have a question for you, a million dollars one: at what age exactly will she start  sleep ing through the whole night? I mean, every night for the whole night?

In these years of terrible sleep , I noticed that the most creative moments of my day, are between 5 and 6 am and between 11 and midnight.

They are the moments when the pinball that resonates in my brain making me stay all day to think and rethink about what is the best thing to do  stops and leaves room for more easy thoughts. Concrete thoughts that are clear and concrete . Even if then the absence of sleeping  makes everything difficult and foggy.

However this morning at 5:20 when I started to write this post I was  interrupted again by another “bad dream” so I got back to my bed with her this time, for for one more hour of sleep before the alarm rang. I have to say that that was the best time of the night. I dreamed about my  grandmother, she was there with me, in the garden of my mother’s house, she was beautiful, happy, smiling and calm.   I miss her so terribly and I was so happy to see her!

The recipe that I started to write and that I left half completed is:” trofie with creamy leeks,   gorgonzola, smoked bacon and Pecorino Romano DOP Brunelli . A fast recipe prepared one of the last Sundays  that it’s always a hit.

Ingredients for 4 people

3 leeks

20 g of butter

extra virgin olive oil

100 g smoked bacon

120 g of sweet gorgonzola

50 g of Pecorino Romano DOP Brunelli

half a cup of fresh milk

320 g of Trofie

procedure:

removed  the green part of leeks, wash and cut into very thin pieces .

In a skillet sauté the finely chopped shallots in butter and in olive oil, then add the leek and cook slowly adding a little water.

When the leeks will be well cooked, add the gorgonzola cheese into small pieces, mix well and if needed use a little milk to make it more’ creamy.

Cook the trofie in boiling salted water .

During the cooking of Trofie, in another pan, fry the bacon with a little oil, when it will be crispy put it out to dry on a paper towel .

Drain the pasta and sauté in the pan with the sauce , add the grated Pecorino cheese and serve by adding bacon on top.

Corona di costolette di vitello in crosta di pistacchi. Il Natale a 6000 km da casa.

Prima di partire per venire a trascorrere il Natale con la mia famiglia “Ammmmericana” ho organizzato un corso sui menu’ della Vigilia e del pranzo di Natale. Avevo incluso dei piatti tradizionali e anche delle novita’ che rispecchiassero pero’ le usanze italiane e romane.

Un classico quindi e’ che si mangi il pesce la sera della Viglilia e si passi ai tortellini in brodo il 25 a pranzo.

Tutti mi chiedevano cosa si mangiasse in America negli stessi giorni e io rispondevo che per quanto ne sapevo io, si mangiava il tacchino un po’ come si usa fare anche per il giorno del ringraziamento. In alternativo sapevo che c’erano famiglie che per tradizione preparavano il prosciutto glassato al forno, ma anche io ero curiosa di verificare in prima persona cosa sarebbe comparso sulla tavola di Natale. Gia’ il fatto che a Los Angeles, all’ora di mettersi a tavola per Natale avrebbero fatto circa 24 gradi mi faceva pensare che   fosse necessario discostarsi da certe tradizioni 🙂

Quello che ho capito e’ innanzitutto che solitamente  si salta il pranzo di Natale per sedersi verso le 6 ( c’e’ chi osa farlo anche prima) e fare un “early dinner”  in cui il piatto principale sara’ sicuramente la carne. E che carne. Si, perche’ qui si ha anche la possibilita’ di avere accesso a una carne veramente speciale. Una carne cosi’ tenera e saporita che ” come te nessuno mai”.

Sulla nostra tavola di Natale, quindi c’e’ stato ( per poco, visto che e’ stato spazzolato in men che non si dica) questa fantastica corona di costolette di vitello in crosta di pistacchi.

foto-46

Insieme a mio cognato, che si e’ occupato della materia prima, abbiamo trovato questo modo di cuocerla e insaporirla, che ha reso il tutto molto piu’ gustoso e tenero.

L’impanatura a base di pistacchi ha impedito al calore del forno di seccare la carne contribuendo a mantenerla tenera e succosa.

Oltretutto la presentazione ” a corona” che ho scopiazzato dall’ultimo numero di Living ( la rivista di Martha Stewart ) che mi e’ capitato per caso tra le mani, ha reso il tutto ancora piu’ scenografico e accattivante.

Per preparare un piatto cosi’ non c’e’ una vera e propria ricetta da seguire e soprattutto e’ possibile applicare questo metodo anche ad altri tipi di carne. Qualche giorno fa infatti abbiamo utilizzato la stessa impanatura su un pezzo meraviglioso di filetto di manzo ottenendo un risultato ottimo comunque.

Ecco quello che abbiamo fatto:

per l’impanatura abbiamo usato pan grattato, pistacchi tritati, aglio, sale, pepe, rosmarino.

poi abbiamo messo un po’ di sale sulla base di una pentola di ferro e ci abbiamo appoggiato sopra la corona di vitello. A questo punto abbiamo cosparso tutta la superfice con l’impanatura e abbiamo coperto le ossa con della carta stagnola.

In realta’ qui, insieme alla carne ci hanno anche fornito i famosi cappellini da chef in carta per vestire a festa le varie braciole, ma faceva un po’ troppo casalinga disperata e quindi abbiamo evitato di usarli.

La pentola, che a questo punto aveva raggiunto un peso non indifferente e’ stata messa nel mega forno ammericano, caldo caldo a circa 200 gradi e nella carne abbiamo inserito il termometrone per verificare che la cottura non superasse i 70/75  gradi a cuore.

Quando la temperatura a cuore della carne si aggirava sui 55/60 gradi abbiamo aggiunto nel pentolone anche dei portobello mushroom a pezzette e dello scalogno.

Questo poi’ e’ servito insieme al sughetto della carne e all’impanatura per realizzare la salsa.

A parte, sempre al forno abbiamo preparato mini carote e squash, lasciate arrostire in pace e condite semplicemente con olio, sale pepe e rosmarino.

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Le verdure, insieme ai funghi della salsa sono andate ad accompagnare la carne per questo piatto che ha abbondantemente soddisfatto le aspettative del giorno di Natale.

Buon anno a tutti in qualsiasi fuso orario vi troviate! festeggiate con un piatto di calda vellutata di zucca e porri con seppioline ripiene.

Quando viaggio non mi preoccupo piu’ di tanto del fuso orario. Solitamente si arriva, si cambia l’ora all’orologio e ci si adegua il prima possibile con i ritmi del posto; cosi’ da non perdere neanche un secondo di vacanza, imponendosi di non venire minimamente “sballati” da ritmi sonno/veglia, stanchezza etc etc.

Questa metodo funziona quasi sempre, e’ messo a dura prova dai ritmi di una bimba di 4 anni che non si adeguano proprio nello stesso modo automatico, ma generalmente funziona.

La questioe fuso orario risulta invece complicata in un giorno come oggi, in cui presente, passato e futuro si accavallano in modo confuso, in cui il concetto di tempo si rende veramente “ridicolo” e “finto”.

Ieri sera sono andata a letto ( qui a Los Angeles, dove mi trovo per un pochino di tempo) e i miei amici dall’altra parte del mondo, in Nuova Zelanda e Australia gia’ stavano per brindare al nuovo anno.

Mi sono svegliata sta mattina, 31 Dicembre 2013 e i miei genitori, la mia famiglia e gli amici a Roma si accingevano ad apparecchiare la tavola e a sfornare manicaretti per dare il benvenuto al nuovo anno. Tutto questo mentre io facevo colazione. Adesso, mentre sto scrivendo, a Roma gia’ si staranno accendendo “fischiabotti” e quantaltro possa rumorosamente accogliere questo 2014, mentre noi iniziamo ad apparecchiare e mentre il soffritto per le lenticchie sfrigola nel meraviglioso pentolone Fissler che sto utilizzando.

Tra auguri fatti, auguri da fare e auguri dimenticati so gia’ che faro’ un bel macello, ma trovandomi io nel passato ( ben 9 ore indietro rispetto all’Italia) spero di avere un po’ di tempo per recuperare.

Un bel macello insomma, un bel mix di orari impazziti per confermare quanto il concetto di tempo sia del tutto relativo!

Spero solo che la crema inglese a 20 tuorli che sto per mettermi a fare non impazzisca allo stesso modo!

Tutto questo discorso per dire che avrei voluto postare questa ricetta in tempo perche’ potesse diventare un’opzione per il cenone di fine anno, ma visto che manca solo mezz’ora in Italia al grande brindisi, credo che potreste provare a proporla l’anno prossimo! Sara’ ottima lo stesso, e’ un piatto che scalda il cuore e che rilassa la mente e a me fara’ comunque molto piacere sapere che qualcuno ha provato a rifarla, tanto si tratta di una di quelle ricette “a modo mio” che lasciano ampio spazio alla vostra creativita’ e interpretazione!

Detto cio’ ecco di che si tratta, intanto auguri presenti passati e futuri per un 2014 speciale a tutti! Esprimete il desiderio piu’ meravoglisamente fantastico che vi viene in mente e speriamo che si avveri. Io ( visto che ho appena visto mia cognata che metteva il bollo del 2014 sulla macchina) in questo momento desidero fortemente svegliarmi domani e scoprire che Equitalia e’ stata polverizzata e non esiste piu’!

Auguri!

Vellutata di zucca, porri e patate con seppioline ripiene

crema zucca

Iniziate la preparazione di questa zuppa di pesce e verdure  mettendo a soffriggere in olio e con un pezzetto di burro una carota tagliata a pezzettini con dello scalogno e uno spicchio d’aglio intero.

Togliete lo spicchio d’aglio non appena avra’ insaporito l’olio e aggiungete del rosmarino fresco tritato.

Aggiungete il porro tagliato sottile e fare appassire a fuoco basso.

Aggiugete la zucca e le petate a pezzetti, salate, pepate poi aggiungete l’acqua e fate cuocere. A cottura ultimata frullate tutto con un frullatore a immersione, poi aggiungete un po’ di latte e un po’ di panna fresca e verificate la cremosita’. Decidete voi se vi piace che abbia una consistenza piu’ densa o piu’ liquida.

Mettete la zuppa da parte e preparate le seppioline.

Pulitele e svuotatele. Preparate il ripieno cuocendo in una padella dove avrete fatto rosolare uno scalogno con un po’ di salvia, i tentacoli delle seppie con prezzemolo e un po’ di pinoli tostati.

bagnate con del vino bianco e utlimate la cottura.

Una volta cotti i tentacoli mettete tutto in un mixer e aggiungete del parmigiano grattugiato, della robiola e del pan grattato.

Frullate e usate il composto per farcire le seppioline.

cuocete le seppioline in forno in una teglia unta e coperta con carta stagnola. Cuocetele a 180 gradi per circa 20 minuti.

Una volta pronte, impiattate la vellutata e aggiungete della creme fraiche o dello yogurt greco mescolato con panna fresca, poi appoggiate sopra alla vellutata la seppiolina ripiena. Un filo di olio a crudo e il vostro piatto sara’ pronto.