Prova e riprova la Pavlova (con mirtilli e croccante alle mandorle)

In queste ultime settimane ho litigato spesso con la Pavlova

(?)

In che senso?

beh questo dolce Neozelandese e’ uno dei miei preferiti, ma ultimamente mentre cercavo la ricetta perfetta mi ha dato del filo da torcere.

E’ un dolce molto scenografico e ovvimente e’ sconsigliatissimo a chi non ama la panna montata,

quindi

e’ consigliatissimo a chi, come me invece la adora!

A vederlo da lontano, sembra solo un meringone gigante, ma all’assaggio, sotto al guscio croccante racchiude un cuore di meringa morbida e soffice che si sposa alla grande con la freschezza della panna e la croccanteza dei mirtilli.

Si, perche’ in questo caso io ho voluto usare i mirtilli, un frutto che amo tantissimo e che mi fa venire in mente le passeggiate nei boschi in puro stile Heidi che facevo d’estate in montagna.

Quando andavamo a raccogliere i mirtilli  ovviamente fininva che il piu’ della volte ce li mangiavamo tutti in fase di raccolta invece di riportarli a casa nell’apposito portapranzo in latta Vintage del ’15-’18.

Sempre in montagna al paese della Nenne © , Sappada, e’ avvenuto il mio primo incontro con la meringa.

Li’ e, per esattezza al bar Alpino, facevano e probabilemtne fanno ancora delle meringhe giganti con all’interno la panna montata e sopra la granella di cioccolato.

Mi sembra di vederle ancora adesso in tutta la loro fragranza ( si perche’ io ricordo praticamente utto quello che ho mangiato in tutti i psoti in cui sono stata)

E poi quelle erano croccantissime e buonissime come non ne ho piu’ assaggiate.

La passione per meringhe quindi spazia tra mille dolci affini: meringate, semifreddi alla meringa, mont blanc etc etc

Ad halloween mi sono anche cimentata in fantastiche meringhe e a forma di tibia

molto chic direi!

Poi la mia ossessione si e’ trasferita sulla Pavolva

Dicevo pero’ che nelle ultime settimane ci ho litigato parecchio.

Questo dolce infatti sembra  banale, ma per ottenere la giusta consistenza bisogna combinare perfettamente alcuni elementi.

Quello che io ho capito a forza di fare e rifare e magari anche buttare

(quella del 24 Dicembre e’ finita dritta dritta nella spazzatura)

e’ che :

le uova non devono essere troppo fredde

l’essenza di vaniglia ci va e ci sta molto bene

il diametro della superfice su cui si deve disporre la Pavlova sulla teglia non deve essere maggiore di 25 cm

il composto va disposto facendo in modo che sia bello alto, circa 8/10 cm

Il forno va scaldato a 180 gradi e poi, quando si inforna va abbassato a 100

la cottura deve durare circa 75/80min

va tirata fuori prima che da bianca, inizi a diventare marroncina

la maizena va messa setacciandola bene nell’impasto ( anche se c’e’ chi dice che non serve)

gli albumi vanno montati a lungo, quindi se non avete una planetaria a disposizione, preparatevi che con il frullino vi potrebbe fare  un po’ male il braccio.

🙂

Ecco le dosi e il procedimento, sperando che abbiate ancora voglia di provare e che la lista di indicazioni che vi ho elencato qui sopra non sia stata sufficente a farvi desistere

4 albumi

130 gr di zucchero semolato

1 fialetta di essenza di vaniglia

1 cucchiaio da tè di aceto bianco

2 cucchiai di acqua

2 cucchiai di maizena

sale ( 2 pizzichi)

panna montata 300 ml

una vaschetta di mirtilli (freschi)

Molto buona anche la variante con ganache al cioccolato e scaglie di croccante alle mandorle per chi non ama i dolci con la frutta!

Iniziate facendo montare gli albumi e a poco a poco aggiungete lo zucchero

quando saranno ben montati aggiungete la farina setacciata, poi l’acqua, il sale, la vaniglia e l’aceto.

Lasciate monatre gli albumi molto tempo 8 anche 20 minuti,

quando spegnerete il frullino, o la plametaria,

otterrete un composto densissimo e lucido.

Preparate una teglia stendendoci sopra la carta da forno e disponete il composto al centro facendo in modo che rimanga alto almeno 8 cm

mettete nel forno ( ricordatevi di abbassare la temperatura prima di infornare)

fate cuocere la Pavlova senza mai aprire il forno e fatela raffreddare completamente a forno spento prima di tirarla fuori.

Quando si sarà raffreddata

Guarnitela con la panna montata e con la frutta e servitela subito

Non guarnitela prima, aspettate il momento del servizio per una resa migliore.

20 pensieri su “Prova e riprova la Pavlova (con mirtilli e croccante alle mandorle)

  1. ….grande Vero!! oltre a essere una grande Cuoca, con la tastiera sei dislessica come me!!! :-)))
    …troppo bello il “portapranzo del ’51-’18”!!! :-)))
    bacibaci!!

    • io almeno 15 o 20 anni fa mi sono trascritta la ricetta della pavlova sul mio quaderno delle ricette! Ce la preparò un amic di famiglia e ne rimasi estasiata, nonostante la mia giovane età ed il fatto che mi dilettassi da poco in cucina…se puo’ servire?!

      • Servirebbe eccome, cosi’ la provo subito! Grazie! Sarai , se vuoi…l’inauguratrice ( se si dice?) della pagina ” le Vostre ricette”! Che ne pensi?

  2. anche se la versione al cioccolato era uno dei vari tentativi, devo dire che è venuto comunque molto bene! c’è chi ha fatto il bis!

  3. Probabilmente è disgrafia, perché la dislessia è quando non riesci a leggere. (Professor Raffo).

    Questo me lo devi fare assaggiare per forza! Mi piacciono troppo le meringhe!

  4. .. ci sei quasi Vero… Manca il Passion Fruit!!!!.. oppure il frutto della passione, il quale ci sta benissimo e la banana tagliata fina fina sopra… almeno, e’ cosi’ che la servono in Australia ed e’ eccezionale! .. un bacione dalla CALIFORNIA :-))

      • Anche qui’.. ma ne bastano 2.. poi quando invece e’ stagione.. in estate, vanno comprati al chilo, spremuti del succo e il conservato si mantiene in freezer nelle vaschette del ghiaccio cosi’ sono pronti in mono porzioni durante l’inverno!
        .. comunque complimenti!
        v.

  5. Anche io andavo a passeggio per le montagne di Sappada!! Ma anche da ragazzina cercavo di tenermi lontanta da certe tentazioni…haimè! Questo dolce sembra proprio una delizia da provare 🙂 …e poi ora ho anche il kitchenaid trovato sotto l’albero! Brava Veronica e grazie per le dolci idee che mi suggerisci.

    • Non ci credo! Anche tu a Sappada!?! Mia mamma e’ nata li e io ci ho passato praticamente tutte le estati! Potrei scrivere un Blog solo su questo!Comunque direi che il modo giusto per inaugurare il kitchen aid e’ proprio quello di fare una bella pavlova! Vai Vane, poi mi dici come ti e’ venuta!

  6. A Sappada ci sono stata…fa anche vagamente rima….ma non ho provato le meringhe…però quando ci vediamo per favore fammi provare questa Pavlova…ti ho detto che adoro la panna???
    Un abbraccio

    • Anche tu conosci Sappada!!? Non ci posso credere, ma e’ famosissima! E io che non volevo mai andarci! Comunque non sapevo che amassi la panna montata, te la faro’ assaggiare sicuramente!

  7. ho un’amica inglese,(quella del tacchino ripieno di castagne tanto x interderci)che mi prepara con devozione quando andiamo a pranzo a lei,la Pavlova.Anch’i0 sono un’estimatrice della meringa con panna.Dolce che sotto forma di pastarella non mancava mai la domenica a pranzo a casa dei miei genitori.Che dolci ricordi!!Jane al posto dei mirtilli a ggiunge frutta sciroppata o fragole fresche. Comunque ottima in tutte le versioni.complimenti ,ciao

  8. Oggi Alessandro Borghese ha fatto proprio questa ricetta e la cosa che mi ha colpito è che, quando ha infornato le meringhe, non ha chiuso il forno del tutto, ma ha lasciato uno spiraglio incastrando qualcosa di sottile nello sportello!

  9. Pingback: Trifle o Pavlova? |

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